Le sfide e i conflitti nel mondo dopo il 1989

Nel 1991 l’Unione Sovietica fu distrutta e la guerra fredda terminò con la scomparsa del blocco occidentale e del blocco orientale. La fine della guerra fredda non significa tuttavia il ritorno della pace nel mondo. La bipolarizzazione del mondo che ha caratterizzato la guerra fredda lascia dapprima spazio all’onnipotenza americana, poi a una tendenza alla multipolarizzazione, con lo sviluppo di nuove potenze.

Le rivalità tra le potenze sono economiche, culturali, diplomatiche e militari. Il mondo contemporaneo è caratterizzato da una grande instabilità. Dopo la guerra fredda si riaccendono conflitti, mentre le democrazie occidentali sono minacciate da attentati che si moltiplicano.

Dal dominio degli Stati Uniti a un mondo multipolare

La potenza degli Stati Uniti è molteplice. Gli Stati Uniti sono una potenza diplomatica e militare, hanno il soprannome di gendarmi del mondo . Gli Stati Uniti sono anche una grande potenza economica e culturale. La potenza americana è contestata dall’Unione europea e dall’emergere di nuovi Stati come la Cina o l’India. Queste nuove potenze si affermano sul piano economico e tentano di ridurre il dominio diplomatico e militare degli Stati Uniti, che subiscono anche minacce militari o terroristiche. Il mondo è ormai multipolare.

Un mondo in guerra

La fine della guerra fredda non lascia pace. Il mondo attuale è molto instabile e i conflitti sono numerosi. Alcuni conflitti sono vecchi, altri sono nuovi. Hanno origini diverse: controllo di un territorio o rivalità religiose. Hanno diverse forme: guerre informatiche o attacchi terroristici.

La guerra cibernetica è una guerra condotta da Stati che utilizzano strumenti digitali che servono a spiare altri Stati, la guerra cibernetica riguarda tutte le grandi nazioni del mondo e perturba le relazioni diplomatiche internazionali.